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Sogno Collettivo

Sogno Collettivo

La ragazza era troppo stanca per rimanere in piedi ma i suoi uomini erano lì, stremati ma pronti ad una nuova ondata.

La Regina di Kardia raccolse tutte le forze che le erano rimaste, trasse un profondo respiro e sollevò spada e scudo.

“La prossima volta che questi demoni attaccheranno, non mi svegliate nemmeno! E’ più faticosa una buona dormita!” urlò e i soldati iniziarono a ridere.

Purtroppo quella era una risata che serviva a mascherare l’orrore a cui avevano assistito…gli Shaitan avevano sfondato la barriera di scudi a Nord, con il preciso intento di abbattere la giovane Regina e nessuno sapeva spiegarsi come facessero quelle creature demoniache a sapere esattamente la sua posizione.

L’assalto fu devastante, uomini e donne trucidate sotto i colpi degli Shaitan. Ma l’esercito di Kardia non era formato da ragazzini, ma da uomini abituati a combattere e a morire. Riuscirono a respingere il nemico quel tanto che bastava per consentire agli arcieri Muhriti e agli spadaccini Lemniani di arrivare e iniziare a falcidiare le linee nemiche.

La situazione sembrava volgere a favore della Resistenza e la speranza stava iniziando a divampare nel cuore della Regina e dei combattenti sotto il suo comando…avrebbero potuto farcela, avrebbero potuto respingere il nemico.

Purtroppo, quella fiamma si estinse quando videro ergersi sul campo di battaglia il Signore dell’Ira: Rhundun. Le corna del suo elmo grondavano sangue e dalla possente ascia bipenne penzolavano ancora brandelli di carne.

I soldati Kardiatici, non appena lo videro, si strinsero intorno alla propria Regina sollevando gli scudi con un urlo di guerra.

Ma Rhundun oltrepassava il campo di battaglia con passo lento ed inesorabile, menando fendenti e falcidiando nemici ma anche i suoi stessi alleati…

Fu quando il Signore dell’Ira era ormai a una ventina di passi dal muro di scudi Kardiatici che avvenne…

La Regina sentì un vento gelido provenire dalle sue spalle, come una corrente oscura che le raggelò il sangue.

“Ecco che giunge la fine…” pensò la ragazza, chiudendo gli occhi.

Ciò che sentì non fu una lama che le trafiggeva la schiena…ma una voce calma e piuttosto divertita.

“Come si fanno chiamare? Shaitan?…Beh poco importa”. La Regina si voltò di scatto e vide un oscuro con i lunghi capelli color argento pettinati in modo stravagante che stava oltrepassando un cerchio di energia nera vorticante. Indossava una veste nera e rossa e stava sistemandosi un paio di guanti di velluto nero.

Ma ciò che impressionò maggiormente la Regina di Kardia furono gli occhi di quello straniero…ardevano di impazienza e divertimento!

Rhundun non accennò a fermarsi, ma i suoi muscoli s’irrigidirono. L’oscuro parve compiaciuto del fatto che il possente demone avesse deciso di  avanzare.

“E’ evidente” iniziò a dire lo straniero, superando la Regina e allargando leggermente le braccia “che non hai la minima idea di chi io sia e del potere della Madre, povero idiota”.

Attese giusto il momento in cui una moltitudine di Shaitan gli erano addosso e infine pronunciò alcune semplici parole in una lingua sconosciuta.

Scese improvvisamente un silenzio innaturale intorno all’oscuro e agli Shaitan, seguito immediatamente da una forte ondata di calore. Gli Shaitan più vicini allo straniero si disgregarono, divenendo un pulviscolo vorticante intorno a lui.

L’oscuro avanzava lentamente, disintegrando gli Shaitan sul suo cammino…finché non fu di fronte al Signore dell’Ira.

“Non fuggi, molto bene” commentò serenamente lo straniero, sollevando il braccio destro e puntando con l’indice il petto di Rhundun “ciò vuol dire che sei oltremodo potente…o uno stupido. Verifichiamolo!”

Il Signore dell’Ira emise un tremendo urlo, sollevò la possente ascia e vibrò un colpo che parve squarciare l’aria fra lui e l’oscuro…che osservò la lama fermarsi a pochi centimetri dalla punta dell’indice!

“Come pensavo…stupido e oltremodo potente. Grazie per le informazioni che mi hai dato, ma adesso è giunto il momento che tu ritorni nella tua tana a leccarti le ferite” commentò l’oscuro. Non appena ebbe terminato di pronunciare quelle parole, una luce rossastra avvolse Rhundun, il quale emise un tremendo urlo di dolore e svanì nel nulla…

Calò un lungo silenzio sul campo di battaglia.

La giovane Regina di Kardia e i soldati della Resistenza stavano osservando ammutoliti ciò che era appena accaduto.

Lentamente, lo straniero dalla pelle nera si voltò, sorridendo. Rimase immobile, come per dare il tempo ai soldati di riconoscerlo come un alleato…poi, lentamente, avanzò verso di loro, fermandosi a pochi metri ed esibendo un impercettibile inchino.

“Il mio nome è Ananta Nagaraja, Sommo Cardinale di Crondor. Sono giunto qui, insieme ad una delle Legioni Immortali, in aiuto” disse, osservando intensamente gli occhi della Regina. Non appena ebbe terminato di pronunciare quelle parole, altri varchi oscuri si aprirono dietro di lui dal quale iniziarono a fuoriuscire possenti creature demoniache. Corna fiammeggianti, lunghe zanne e mani artigliate avvolte dalla stessa luce rossastra che aveva disintegrato gli Shaitan.

Tuttavia, anche se assomigliavano al nemico, la Regina non poté fare a meno di notare il rigore marziale che contraddistingueva quelle creature…ognuna di esse prese posizione dietro l’oscuro, inchinandosi al suo cospetto.

Lo straniero attese che anche l’ultima creatura fu in ginocchio, dopo di che sollevò una mano guantata. A quel gesto, un possente demone si sollevò e lo raggiunse a grandi passi, inginocchiandosi nuovamente.

“Attendo i vostri comandi, Sommo Cardinale” disse, con voce gutturale.

“Sorvegliate i confini di queste terre. Niente deve entrare e nessuno dovrà uscire. Non siete agli ordini di nessuno, se non di Crondor” rispose Ananta, sorridendo mentre pronunciava quell’ultima frase.

Poi, riprese a camminare, tornando al Portale dal quale era fuoriuscito. Quando fu di fronte al varco, si fermò e disse, prima di oltrepassarlo “Signori, noi non siamo il nemico. Stiamo onorando un accordo con coloro che avete inviato oltremare per salvarvi tutti”.

Non appena svanì oltre il Portale, questo si richiuse dietro di lui. Come obbedendo ad un comando silenzioso, la Legione di creature demoniache si sollevò e iniziò a dirigersi verso il confine di Muhr…

(Sogno Collettivo all’interno della Magione, durante il viaggio verso Namoria…)

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