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Kardia

Kardia

L'unica verità è l'acciaio

GEOGRAFIA

Il territorio di Kardia è situato a ovest della grande isola di Ea. Le sue coste sono per lo più grandi scogliere a picco sul mare che ospitano numerose specie di volatili, dai gabbiani alle fregate fino alle pulcinelle di mare. Qua e là si alternano centinaia di anse pietrose dove foche ed elefanti marini si riscaldano alla luce del tiepido sole. Le poche spiagge si presentano grigie e sassose, costantemente battute dalle correnti ascensionali provocate dalle scogliere e dal reflusso del mare, che rendono l’intero territorio costiero di Kardia estremamente adatto allo sviluppo di una civiltà. Nei pressi delle propaggini meridionali del regno esiste una grande scogliera a punta, costituita interamente di granito rosso su cui è poggiato un gigantesco menhir le cui origini rimangono sconosciute. Questo luogo è comunemente chiamato dalle popolazioni del luogo Cicatrice del Mare Scarlatto.
Nel cuore del territorio sono situate le quattro grandi catene montuose di Kardia; al centro di esse si erge fiero il monte Elb la cui conformazione è quasi unica, trattandosi di un piccolo altopiano da cui, come una lancia, fuoriesce il picco dell’Elb che misura in altezza quasi cinquemila metri. Alle pendici tutte le catene montuose presentano grandi foreste decidue che cedono il posto alle conifere appena l’altitudine permette a queste ultime di farsi largo. Superata una certa quota la vegetazione scompare per accogliere piccoli arbusti e licheni che meglio sopportano il clima estremamente rigido e spietato delle montagne. La fauna è composta prevalentemente da stambecchi, mufloni e dove il clima lo permette da branchi di piccoli ungulati. Ovviamente non mancano carnivori come orsi, lupi grigi, linci e tassi. Nell’estremo oriente del regno si trovano piccole colline e uno scorcio di pianura poco prima del castello al centro dei Ea. Le foreste decidue si estendono per chilometri lungo dolci curve collinari, interrotte solo da piccoli torrenti che formano minuscole polle e fiumiciattoli. In prossimità delle pianure, tra le colline, si trovano luoghi dove sgorga risorgiva dal terreno acqua calda. Questi luoghi sono estremamente rari e si possono contare sulle dita di una mano. Il principale porto di Kardia è Arand, un grosso insediamento che negli anni è prosperato grazie alla sua posizione strategica che gli ha concesso di ricoprire un ruolo primario nei pochi commerci navali di Ea. Allungato su una sorta di laguna naturale tra le scogliere, Arand è cresciuta grazie all’ingegno dei kardiatici che ne hanno aumentato notevolmente la grandezza attraverso un intricatissimo sistema di palafitte e passerelle mobili. Nel cuore delle montagne si trova invece Sigard, la città sacra posta al di sotto del Palazzo della Montagna che funge da sede del governo di Kardia e quindi da capitale del regno. Da qui, ogni giorno partono gruppi di pellegrini che tentano la scalata fino alle aule del Re, in cerca di udienza e benevolenza. Nei pressi del confine tra Kardia e Lemnea sorge Lanchar, costruita su una grande risorgiva che, formando decine di pozze ricche di acqua calda, ha di fatto delimitato i confini veri e propri della città. Questo insediamento è molto famoso anche al di fuori di Kardia, essendo un luogo in cui le carovane e i viaggiatori possono incontrare le genti kardiatiche senza tuttavia soffrire troppo per i rigori del clima del resto del regno.

STORIA ANTICA

All’alba delle civiltà di Ea, Bjorn condusse il suo popolo attraverso le montagne, con lo scopo di esplorarle e renderle abitabili. Il regno che nacque per volontà di Bjorn in quei luoghi fu chiamato Kardia, lo stesso nome della nave che condusse i superstiti fino a Ea. Circa trenta anni dopo la fondazione di Kardia, Bjorn diede inizio alla costruzione di un palazzo reale alle pendici del monte Elb: il Palazzo della Montagna. Qui, Reina, figlia primogenita di Bjorn, piantò una quercia davanti alla futura entrata del palazzo, ben sapendo che in un luogo cosi remoto e freddo non sarebbe mai potuto crescere nulla. Tuttavia, seppur inspiegabilmente, la ghianda germogliò, dando vita ad una bellissima quercia che in soli dieci anni raggiunse dimensioni imponenti. Nel quarantaduesimo anno del regno di Bjorn, Rundun Mano Di Bronzo, capo di uno dei più spietati clan delle montagne, ordì un colpo di stato, uccidendo il Re scuoiandolo vivo durante un feroce rituale. La pelle del defunto sovrano fu appesa davanti alle porte del grande Palazzo Della Montagna non ancora ultimato. In concomitanza con la morte di Bjorn, la grande quercia piantata da Reina perse le foglie e cominciò lentamente a deperire, quasi a rappresentare una maledizione calata su Rundun e la sua stirpe. I clan delle montagne fedeli a Bjorn rifiutarono di sottomettersi al traditore e, guidati dalla signora dei Lupi Celati Astrid Mantonero, attaccarono per lunghissimo tempo i carichi di viveri, legname e minerali di Rundun, creando non pochi problemi al regno dell’usurpatore. I tumulti durarono circa dieci anni, fino a che Reina e suo fratello Ruld riuscirono a scalzare Rundun, anche grazie al supporto sempre presente dei clan lealisti e del signore del Crepuscolo di Lemnea. Per vendicarsi dell’onta subita da Bjorn, i suoi figli riservarono a Rundun il medesimo trattamento ricevuto dal padre, scuoiando pubblicamente l’usurpatore in un rito conosciuto succesivamente come Foglia di Pelle.

STORIA RECENTE

Dopo la vittoria su Rundun, Reina figlia di Bjorn, fu proclamata regina di Kardia. Il suo primo atto da sovrana fu quello di conferire ai Lupi Celati grande onore, nominando l’intero clan protettore di Kardia e della discendenza reale. Il Palazzo della Montagna venne quindi ultimato e le spoglie di Bjorn vi furono seppellite con tutti gli onori. Per volontà della regina, fu disposto che soltanto i membri della famiglia reale dovessero essere sepolti in questo luogo sacro, con un’eccezione volutamente concessa per i membri più influenti dei Lupi Celati. Durante il dominio di Reina, l’intero regno prese un’impronta fortemente matriarcale, che vide imporsi numerosi personaggi femminili alla guida dei più importanti insediamenti di Kardia. Quando Reina morì in età ancor giovane, le successe il fratello Ruld, che ancora una volta mise mano alle tradizioni del regno, cercando di limitare lo spirito bellicoso delle genti kardiatiche in favore di un approccio più diplomatico, nella speranza di gettare le basi per una rete commerciale con i regni vicini. I clan non videro di buon occhio gli sforzi di Ruld, arrivando addirittura a considerare il nuovo re come un debole. Alla morte di Ruld, molti discussero sulla convenienza o meno di mantenere la discendenza reale, ormai considerata da molti corrotta almeno per quanto concernesse il tradizionale spirito indomito dei kardiatici. A fugare ogni dubbio tra i capi fu Gunnar Ruldsson, figlio di Ruld e indomito combattente, il quale intraprese un lungo pellegrinaggio nei luoghi ancestrali di ogni clan, sfidando personalmente chiunque gettasse disonore sul nome della sua famiglia. Nessuno osò opporre resistenza alla furia di Gunnar, che regnò con la forza dell’orso e la scaltrezza della volpe fino alla fine dei suoi giorni. Ancor oggi i regnanti di Kardia sono diretti discendenti dei figli maschi di Gunnar, figlio di Ruld, nipote di Bjorn.

ORDINAMENTO POLITICO

Kardia, è una monarchia guidata dalla discendenza del primo re Bjorn. La legge kardiatica non è considerabile alla stregua di una serie di normative da rispettare; spesso essa prevede pratiche tribali e prove di forza per dimostrare dove stia la ragione. Chiunque voglia chiedere udienza al re di Kardia, ad esempio, deve prima affrontare la prova dei tremila passi, che prevede di procedere lungo la scala che porta al grande Palazzo della Montagna. Il re riceve solo chi compie la scalata a piedi e riserva grande considerazione e attenzione a coloro che decidono di affrontare la scalinata velocemente o a piedi nudi, autoimponendosi vincoli e pesi aggiuntivi.
A Kardia chi viene scoperto a mentire o accusato di un crimine, viene processato seduta stante da un tribunale popolare e, se ritenuto colpevole, sarà scuoiato, ricoperto di pietre e sale e la sua pelle esposta per un anno all’entrata del palazzo reale come monito. Tribunali di questo
tipo non sono sicuramente un esempio di imparzialità, ma di certo nei secoli hanno instaurato
un timore reverenziale per le pene inflitte, che ha portato corruzione e menzogne molto lontano da Kardia e dalla mente dei suoi abitanti.

ECONOMIA

Le principali risorse di Kardia consistono in grandi vene di metalli pregiati e giacimenti di pietre preziose. Ai margini settentrionali del regno esiste un monte chiamato “Coda di Lupo” che ospita una famosa e apparentemente inesauribile miniera ricca di smeraldi. Si dice che Kardas il Sanguinante, druido del primo re Bjorn, benedì il luogo predicendo grande ricchezza a coloro che avrebbero scavato la montagna. A occidente dove i monti regrediscono lasciando spazio alle scogliere, il commercio cambia. Viene praticata la pesca e la caccia ai capodogli e agli elefanti marini dai quali si ricava robusto pellame e un olio considerato molto prezioso perché utilizzato per riscaldarsi e alimentare le lanterne. Dalle foreste decidue ai piedi delle montagne provengono grandissime quantità di pregiato legname nodoso e profumato, molto utilizzato anche per affumicare la cacciagione. In una piccola valle nascosta tra le colline e le fonti termali, vengono cresciuti rari esemplari di quercia dorata, un albero considerato sacro perché il suo legno viene utilizzato per realizzare il trono per ogni nuovo re di Kardia.

TRADIZIONI E FOLKLORE

I rituali del sangue sono molto radicati in tutta Kardia. Queste pratiche coinvolgono sia il sovrano che il suo popolo, non solo nelle ricorrenze ma anche nella vita di tutti i giorni. I kardiatici credono che il sangue e in generale ogni parte del corpo umano abbia proprietà magiche, utili per garantirsi fortuna e prosperità in qualunque attività svolta, dalla caccia all’agricoltura, dalla salute alla battaglia. È usanza dei sovrani riempire una giara con parte del proprio sangue ogni mese. Questa giara è realizzata con legno di tasso e mantenuta magicamente sigillata dal druido di corte. Quando il re abdica o non è più in grado di comandare, egli dona sé stesso al grande Lupo Verde attraverso un rituale che vede il proprio sangue versato come protagonista. La tradizione prevede che vestito solo di una tunica bianca e accompagnato dal druido, l’ex sovrano si rechi nello Spiazzo della Luna e versi su di sé il contenuto della giara lasciandosi divorare dalla bestia che dimora nelle paure degli uomini. Ogni clan che rispetti le tradizioni è tenuto a realizzare grandi foglie verdi smeraldo, ottenute da particolari lavorazioni del cuoio che vengono appese sulla grande quercia per la ricorrenza della morte di Bjorn. Simbolicamente viene data nuovamente vita all’albero che si spogliò della propria essenza alla morte del sovrano per mano di Rundun.
Si racconta che camminando sulle pendici delle scogliere si debba stare sempre attenti ai Serperoccia. Questi leggendari predatori a due teste possono essere grandi quanto un cavallo e sono avversari formidabili, ma la loro esistenza è fortemente legata al mito più che ad una solida realtà. Come una lumaca che si crea il proprio guscio, si racconta che i Serperoccia generino piccoli tumoli che possono essere scambiati per le tipiche tombe kardiatche. Quando sui tumoli vengono deposti ninnoli e fiori in onore dei defunti i Serperoccia si animano e divorano gli ignari visitatori. Una leggenda vuole che un vecchio volesse rendere omaggio alla tomba di un amico morto da tempo. Quando raggiunse il luogo di sepoltura scambiò un Serperoccia dormiente per il tumulo che cercava e, mentre versava ottimo distillato in dono, la creatura anziché attaccarlo cominciò a cantare di gioia, risparmiandolo.

ATTEGGIAMENTO

Gli abitanti di Kardia sono diretti, irascibili e sempre pronti a far valere le proprie ragioni misurandosi in prove tipicamente di forza o di scaltrezza. La loro natura indomita e i lunghi anni passati vivendo in un ambiente dal clima difficile non ha fatto altro che rafforzare la loro convinzione di essere superiori a chiunque altro viva su Ea, soprattutto dal punto di vista militare. I clan, spesso rivali, perseguono l’ideale della forza e sono sempre i più forti a guidare i singoli gruppi. Essere considerato un formidabile guerriero o un valente cacciatore è senza dubbio uno dei più grandi riconoscimenti ai quali possa aspirare un giovane kardiatico che dal canto suo dedicherà buona parte della sua vita a migliorarsi proprio in questi ambiti. Le genti degli altri regni sono per lo più viste con sospetto, ma, grazie agli sforzi compiuti da Ruld, il commercio e i relativi introiti hanno saputo mitigare le frange più estremiste e isolazioniste di Kardia, aprendo a nuove possibilità di scambio, non solo commerciale ma anche e soprattutto culturale. Nonostante questo, comunque, le genti di Kardia amano poco spostarsi attraverso Ea, ed è piuttosto raro che spedizioni commerciali guidate da uomini kardiatici si spingano fino ai territori di Mhur e Lemnea. Quando questo accade, significa quasi sempre che le carovane sono gestite e organizzate da mercanti stranieri.

COSTELLAZIONI

La recente nascita delle Costellazioni ha suscitato molto interesse nella popolazione kardiatica, che più di ogni altra sentiva il bisogno di agire in qualche modo per ovviare al problema della scarsità di risorse sull’isola di Ea. Essendo la gente di Kardia fortemente legata alle proprie tradizioni di onore, forza e fedeltà, i gruppi che si sono venuti a costituire sono per lo più fedeli a questi precetti e di rimando al regno e ai suoi sovrani. A differenza delle altre nazioni, la quasi totalità delle Costellazioni ha prestato giuramento al regno ed è formata da membri di natali kardiatici. La simbiosi tra il regno e le sue Costellazioni ha permesso quindi da subito di avere un discreto numero di gruppi organizzati, alcuni dei quali prontamente premiati col titolo di Costellazione Maggiore. Tra le più conosciute ci sono senza dubbio i Lupi di Rubino, comandata dalla Prima Stella Axia Mantonero, discendente di Astrid, che ha guadagnato in brevissimo tempo il titolo di Costellazione più fedele alle tradizioni di tutta Kardia. I Lupi di Rubino sono formati interamente da guerrieri e si sono organizzati secondo le tradizioni marziali tramandate dai fondatori del regno. La sede dei Lupi di Rubino è stata edificata nella città sacra di Sigard. Un’altra Costellazione Maggiore che recentissimamente ha acquisito questo titolo è quella dei Narvali Grigi, divenuti fondamentali per la loro abilità nella costruzione di navi. Si dice che la Prima Stella dei Narvali, Uthval Piedegrigio, ricco mercante di Arand, abbia dato fondo a tutti i suoi averi per garantire il maggior numero di navi possibili per la partenza delle Costellazioni kardiatiche. Anche a Lanchar, importantissima città di Kardia, si è formata una Costellazione che ben presto ha reclamato il titolo di Maggiore: i Cervi di Ghiaccio, costituiti da un gruppo eterogeneo di guerrieri, cacciatori e diplomatici al servizio della Prima Stella Rondal Acquaurea. Tra le Costellazioni Crescenti vassalle è doveroso citare i Tassi di Pietra, legati ai Lupi di Rubino, comandati dalla Prima Stella Sihrna Bracenera, i Corni Sovrani, legati ai Cervi di Ghiaccio e comandati da Rhaun Braman, ricco proprietario della più grande casa di piacere di Lanchar e per ultimi ma non per importanza i Lanciargento, anch’essi legati ai Cervi e interamente composti da cacciatori guidati dal famoso Huteg il Maestoso. I Narvali Grigi sono la Costellazione Maggiore di Kardia che annovera più gruppi vassalli: i Granchi di Fango della Prima Stella Rasck il Senza Braccio, quasi tutti pescatori temprati dai rigori del mare, i Breccia dell’Orca, grandi commercianti e cercatori guidati da Bernith dei Miracoli, una venditrice di mitili che in due inverni ha saputo accentrare nelle sue mani grandi ricchezze, e le Asce della Marea, Costellazione composta da molti carpentieri e fabbri guidati dalla Prima Stella Karskat il Calante, un artigiano famoso in tutta Kardia per la sua perizia.