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VOCE NELLA NEBBIA

VOCE NELLA NEBBIA

Mi sfregai le mani in cerca di calore, ricordo che la notte era fredda e silenziosa.

Ero stato un semplice stalliere fino a qualche giorno prima e ora eccomi lì, sugli spalti a difendere la fortezza.

Quel luogo spoglio e antico era sempre stato tutto il mio mondo e ora lo difendevo come nei miei sogni di bambino. Nei miei sogni ero un forte guerriero senza paura.

Ma la realtà non è mai come la si sogna quando si è ragazzini e non ci sono figure nere e spaventose che scalano le mura a mani nude, nel silenzio assoluto.

Ebbi un brivido…Si metteva male sugli spalti ad est della fortezza.

Da tre giorni ormai l’assalto seguitava senza tregua, il nemico che ci assediava non sembrava dare segno di stanchezza, una cosa mai vista prima. L’attacco non cessava mai, senza sosta le nere figure assedianti davano battaglia senza concedere riposo a noi pochi soldati rimasti ridotti ormai allo stremo.

Un esercito composto di esseri che non mangiano, non dormono, non urlano quando li si trafigge… che cosa erano mai questi individui dalla pelle pallida?

I miei pensieri furono interrotti all’improvviso. Un sussulto alla mia destra mi fece girare,una figura vestita di stracci neri mi stava osservando con occhi privi di emozioni… l’ultima cosa che ricordo furono le sue braccia, lunghe e acuminate come lame di falci.

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